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15 Settembre 2022

Bonus mobili 2024: come funziona la detrazione

Presentiamo in questo post alcune istruzioni su quando si può richiedere il bonus mobili 2022 e le indicazioni su quali sono i requisiti da rispettare e le spese ammesse: tutti i dettagli nella guida dell’Agenzia delle Entrate allegata.


Come funziona il bonus Mobili ?

Il Bonus mobili 2022 prevede una detrazione Irpef  per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici.

È una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione era pari a 16.000 euro.
Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento

Il bonus mobili prevede il rimborso della metà della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 10.000 euro.

Regole e requisiti per beneficiare del bonus mobili , che sarà riconosciuto soltanto nel caso di lavori di ristrutturazione per uno specifico elenco di spese ammesse, restano invariati.

Per spiegare come funziona il bonus mobili  sarà necessario far riferimento alle regole previste già negli scorsi anni.

 

SCARICA QUI LA GUIDA:  Bonus mobili  – guida dell’Agenzia delle Entrate

Chi può richiedere la detrazione?

Per il 2019 è confermato che tra i requisiti richiesti per beneficiare del bonus mobili vi è l’aver effettuato lavori di ristrutturazione edilizia o manutenzione dell’immobile.

Nel dettaglio, la guida dell’Agenzia delle Entrate spiega che per gli acquisti effettuati nel 2019 è necessario aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a partire dal 1° gennaio 2018.

L’importo massimo per il quale sono riconosciute le agevolazioni fiscali è di 10.000 euro di spesa, per i quali si avrà diritto alla detrazione Irpef del 50%.

Lo sconto fiscale spetta sia per l’acquisto di mobili nuovi che per l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+; la detrazione è ammessa anche per l’acquisto di forni di classe A.

La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.

Per quali spese e acquisti spetta la detrazione?

Dopo aver chiarito quali sono i requisiti generali necessari per richiedere il bonus mobili 2019 (presenti nella guida), vediamo quali sono le spese ammesse ovvero per quali arredi ed elettrodomestici si ha diritto alla detrazione del 50% sulla spesa, entro i limiti di 10.000 euro.

Una lista esemplificativa degli acquisti di arredi ed elettrodomestici che danno diritto a beneficiare della detrazione del bonus mobili è stata fornita dall’Agenzia delle Entrate e di seguito riportiamo alcuni utili esempi:

  • mobili e arredi: ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione;
  • elettrodomestici di di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni): ad esempio frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Come effettuare i pagamenti per richiedere il bonus mobili?

Oltre ai requisiti indicati nella guida, è bene ricordare che per beneficiare del bonus mobili 2019 è fondamentale eseguire i pagamenti nelle modalità indicate dall’Agenzia delle Entrate.

La detrazione sugli acquisti di mobili è riconosciuta per pagamenti con bonifico, carta di debito o carta di credito. Non danno diritto alle detrazioni gli acquisti pagati con assegni, contanti e altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.

Si precisa inoltre che in caso di pagamento con carte di credito o carte di debito la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.

Quali documenti conservare?

Così come è importante rispettare le modalità di pagamento indicate e gli adempimenti successivi, è altrettanto fondamentale la conservazione dei documenti ovvero:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Si tratta della documentazione che sarà necessario esibire in caso di controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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